I borghi italiani da non perdere questo mese

I borghi italiani da non perdere questo mese

Quando si parla di bellezza italiana, i grandi nomi vengono sempre fuori: Roma, Firenze, Venezia. Ma chi conosce davvero l’Italia sa che la sua anima più autentica vive altrove. Nei borghi. Piccoli, spesso fuori dai radar, ma capaci di spostare il tuo baricentro emotivo in pochi istanti.

Questo mese, ho selezionato alcuni borghi italiani da non perdere, basandomi su criteri molto semplici: autenticità, valore culturale, qualità dell’offerta gastronomica, possibilità di alloggio sostenibile e… silenzio. Perché oggi, ciò che vale davvero, è ciò che riesce a farci respirare.

Sant’Agata de’ Goti – Campania

In provincia di Benevento ma con un’anima a sé. Sant’Agata de’ Goti sembra sospesa sul tempo: un agglomerato di case medievali arroccate su uno sperone vulcanico, che si affacciano su una gola naturale. Visivamente, è un colpo al cuore.

Cosa c’è da vedere? Il Duomo normanno, i vicoli lastricati, e soprattutto la “strada dei portoni” – ogni ingresso racconta una storia differente. Ma il vero consiglio: perditi. Lascia lo smartphone in tasca e cammina senza meta. Ti porterà a una minuscola enoteca dentro un’antica grotta, oppure a una signora che vende taralli fatti in casa nel suo cortile.

Si mangia bene? Maledettamente sì. Cucina campana schietta, con tracce romane e longobarde. Il baccalà alla pertecaregna è da provare, così come le melanzane imbottite con uva passa e pinoli.

Dozza – Emilia-Romagna

Se ti piace la street art ma non ne puoi più delle solite periferie milanesi o dei tour instagrammabili, Dozza fa per te. Qui i murales sono arte pubblica da oltre cinquant’anni. Ogni due anni, durante la Biennale del Muro Dipinto, artisti internazionali lasciano il segno in maniera permanente sulle case del borgo.

Il borgo è piccolo, ordinato, in leggera pendenza. Sì, è turistico – ma non in modo aggressivo. L’Enoteca Regionale dell’Emilia-Romagna si trova qui, dentro la rocca, e offre degustazioni che vanno molto oltre il classico Sangiovese. Se cerchi un rosso che non conoscevi, qui lo troverai.

Extra tip? Dormi in una casa con vista sulle colline. Troverai molte opzioni di B&B gestiti da coppie over 60 con una conoscenza enciclopedica dei salumi locali.

Bobbio – Emilia-Romagna

Sempre in Emilia, ma completamente diverso. Bobbio si trova in Val Trebbia e fu una delle mete preferite di Ernest Hemingway, che non era uno sprovveduto. Il Ponte Gobbo che attraversa il fiume è una meraviglia ingegneristica e visiva, un arco irregolare che sembra nato dal lavoro di un artista e non di un muratore.

Ma Bobbio non è solo cartolina. È centro culturale, grazie all’Abbazia di San Colombano e alla storica attenzione alla conservazione dei manoscritti medievali. Qui passato e culto si fondono in modo sobrio ma indelebile.

Per mangiare, non farti intimidire dai ristoranti troppo curati. Il meglio lo trovi spesso in trattorie con menu scritto a penna: anolini in brodo, funghi in stagione, e vini locali sconosciuti, ma degni di nota.

Montemerano – Toscana

Ti aspetti una destinazione nella Maremma toscana con un afflusso turistico sostenuto? Montemerano smentisce elegantemente questo stereotipo. Bandiera Arancione del Touring Club e, per chi se ne intende, uno dei borghi più armonici d’Italia.

Il borgo è raccolto attorno a tre piazzette concentriche, ognuna più piccola della precedente. Il ritmo è lento, scandito solo dal rintocco del campanile e da occasionali gruppi di cicloturisti che si fermano per una bruschetta.

Cosa fare? Oltre a contemplare (che è un’attività sottovalutata), consiglio una visita alla Chiesa di San Giorgio, dove c’è un trittico del 1400 che compete tranquillamente con certe opere rinascimentali conservate nei musei.

Dove mangiare? Osteria del Porcellino. Nome semplice, cucina sincera, prezzo giusto. Basta così.

Castelmezzano – Basilicata

Collocato nelle Dolomiti Lucane, questo borgo sembra scolpito nella roccia. È una bomba visiva, soprattutto al tramonto, quando la luce si rifrange sulle guglie calcaree e sulle facciate in pietra delle case.

Qui non si viene per fare shopping, né per una vacanza zen. Si viene per l’emozione. Il “Volo dell’Angelo” – una zipline che collega Castelmezzano alla vicina Pietrapertosa – è un’esperienza estrema, ma sicura. Preferisci restare con i piedi per terra? Le passeggiate nei boschi qui valgono più di una lezione di mindfulness.

Da sapere: questo borgo fa parte del circuito “Borghi più belli d’Italia”, ma riesce a non farsene un vanto. La gente è riservata, ma genuinamente accogliente. Occhio però agli orari: da ottobre in poi, alcune attività chiudono nei giorni feriali.

Offida – Marche

Terra di laboriosità e spiritualità. Offida è nota per il merletto a tombolo, che qui viene ancora prodotto a mano da artigiane che lavorano all’ingresso della propria bottega, tra pizzi e racconti di paese.

Il centro è un intreccio elegante di architetture medievali e rinascimentali, con la Chiesa di Santa Maria della Rocca che svetta come una cattedrale su ruote. L’interno in stile romanico-gotico è uno di quei luoghi dove anche un laico si prende un momento per respirare più piano.

Per cenare, non c’è troppo da girare: Osteria Ophis resta una costante. Cucina marchigiana rivisitata con eleganza. E per dormire, cercate un alloggio nella parte storica: svegliarsi con vista sui vigneti marchigiani è qualcosa che il tuo algoritmo di serenità ricorderà a lungo.

Perché questi borghi (e perché ora)?

C’è un momento dell’anno – quello a cavallo tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno – in cui l’Italia di provincia mostra il suo lato migliore. I turisti sono meno, le temperature perfette, la luce è calda ma non accecante. È adesso che si riscopre la lentezza intelligente, quella che aiuta anche chi lavora in città a riallineare i pensieri.

Ogni borgo proposto offre un’esperienza diversa, ma con un filo conduttore comune: sono tutti luoghi in cui puoi rallentare senza annoiarti. Dove la storia non è imbalsamata, ma viva. Dove il turismo non è invasivo, ma integrato. Dove la qualità si misura nei dettagli: nel pane ancora caldo, nella cortesia senza secondi fini, nella vista che non hai bisogno di filtrare per postare.

Hai già visitato uno di questi borghi? O ne conosci altri che meritano più attenzione? Lascia un commento. Il viaggio, come il sapere, migliora quando è condiviso.

— Tom